Premetto che sono stato un attendo utilizzatore di Moodle, ed ora sono passato (dopo atutor) a Docebo, mi permetto solo di fare 2 precisazioni:
Primo, per quanto riguarda l'accessibilità, che non è e non può essere un problema di coscienza. Cioè non si può pensare di trovare una soluzione per persone non vedenti/ipovedenti o con problemi motori se queste frequentano un corso o ovemai uno di loro si iscrivesse. sarebbe come dire visto che da questa strada non ci passano diversamente abili non eliminiamo le barriere architettoniche. Fortunatamente c'e' un decreto legge che sancisce cosa si può anzi si deve fare per quanto riguarda il web ed in particolare la formazione , quindi per ora non esistono piattaforme + o meno sensibili ma piattaforme a norma e piattaforme no.
Secondo è vero che chi naviga ed ha qualche sottile problema nel farlo ha browser, programmi dedicati (es. screen reader), hardware dedicato (mauspad speciali), ma le assicuro che se il sito è fatto male questi programmi funzionano male e ripetono o "leggono" cose che non dovrebbero rendendo un sito non "accessibile". Io dico che vale la pena di creare un progetto che renda accessibile Moodle, senza preoccuparsi di vedere se il www lo fa o no, altrimenti si rischia di cadere anzi scadere nel ragionamento "visto che non lo fanno gli altri"..
Sono daccordo con lei quando dice che creare poi contenuti accessibili sta poi al singolo sviluppatore di corsi. In Italia mi sembra che siamo diventati tutti dei creatori di sco, perdendo di vista che cosa sia veramente l'e-learning....ma questa è un'altra storia
Salve