CONSIGLIO questionario/indagine anonima

CONSIGLIO questionario/indagine anonima

di Barbara Barbara -
Numero di risposte: 4

Vorrei somministrare un questionario/indagine con il solo scopo di comprendere come la didattica a distanza sia stata accolta dagli studenti. compilazione obbligatoria, ma anonima.

Come mi consigliate di fare?

Per poi migliorare nel prossimo anno.

Grazie anticipatamente


Media dei voti:  -
In riposta a Barbara Barbara

Ri: CONSIGLIO questionario/indagine anonima

di Domenico Recchia -
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Ciao Barbara, scusami .. potrei benissimo non avere inteso il senso delle tue parole.
Da quella che è la mia personale esperienza l'effetto anonimato da un lato fa emergere effettivamente le problematiche sensibili, dall'altro offre, irrimediabilmente, il fianco a critiche spesso feroci e del tutto fuori luogo, che in qualche modo - comunque - contribuiscono ad invalidare o quantomeno ad affievolire la precisione delle misurazioni.

Quando il questionario è noto (nominativo riconoscibile) lo studente si sente "controllato" è sicuramente andrà sulla difensiva, per cui c'è da attendersi risposte dettate dal conformismo. Dura decidere, toccasse a me .. opterei in prima istanza sull'età e la maturità degli studenti.

Se hai stabilito con loro un buon rapporto ed hanno quella minima età e maturità, quindi, quella adeguata capacità di critica e di responsabilità tale da permettergli di rispondere con totale lealtà e franchezza alle domande, non ci penserei un'attimo ad usare il metodo nominativo. Responsabilizza lo studente, lo porta sul terrreno del confronto, stimola la critica (e la riflessione), ecc..

In quest'ottica le domande possono essere aperte e si può fare un più ampio ricorso a tipologie di domande complesse (scala Likert, Osgood) e nidificate (se utilizzi il modulo Questionnaire invece del Feedback standard).

In ogni caso, farei leva sulla lealtà, sincerità. Declinerei gli obiettivi ed insisterei sul fatto che in questo modo contribuirebbero a migliorare il percorso formativo di chi verrà dopo di loro (nota che, ancora una volta, si fa leva sullo spirito di responsabilità / coinvolgimento).

Per risultare credibile non devi aver timore di sbilanciarti tu per prima (se intuiscono che hai timore di essere valutata ovvero constatano che non ci sono indicatori negativi, la tendenza alla squalifica arriva immediatamente cosi l'intero risultato sarà falsato), percil fai uso di fattori negativi (es. come valuti il quiz sulll'argomento XXXX : scarso; mediocre; discreto; buono; ottimo) e cerca sempre di mantenerti su risposte dispari (3, 5, 7) in modo che sia sempre possibile per loro assegnare un minimo, un massimo ed un punteggio medio.

Inoltre, discorso valido per tutte le età, assicuragli sempre una via di fuga praticabile. Come dicevano gli antichi romani "Hosti non solum dandam esse viam ad fugiendum, sed etiam muniendam" , a loro sembrerà di aver glissato con garbo alla tua domanda, a te ne verrà il più delle volte (anche se implicitamente) una chiarissima risposta.
In riposta a Domenico Recchia

Ri: CONSIGLIO questionario/indagine anonima

di Barbara Barbara -
Grazie mille Domenico. La tua risposta ha mosso in me delle riflessioni. Penso che farò come consigli modulo Questionnaire (che tra l'altro non conoscevo) con metodo nominativo e sosterrò la mia scelta con le motivazioni che mi hai scritto.
Invece non ho capito cosa intendi quando scrivi:
"e cerca sempre di mantenerti su risposte dispari (3, 5, 7) in modo che sia sempre possibile per loro assegnare un minimo, un massimo ed un punteggio medio."
Grazie per il costante supporto....
In riposta a Barbara Barbara

Ri: CONSIGLIO questionario/indagine anonima

di Domenico Recchia -
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Ciao Barbara,

Intendo dire che in un questionario e' preferibile sviluppare risposte a valore scalato, che permettano di discriminare in modo standard e chiaro la preferenza dell'intervistato. Di solito in una domanda vengono impiegate un numero di risposte dispari, ad esempio in una scala su 5 risposte (scarso, mediocre, sufficiente, buono, ottimo) i valori corrispondono a 0, 25, 50, 75, 100. In una a tre (no, non so, si) il valore e' 0, 50, 100. In ognuna di queste scale esiste quindi un voto negativo (0), un voto medio (50), un voto max (100). Usare un numero di risposte pari (ad esempio si o no) non permette di individuare un eventuale voto medio (neutro).