Salve a tutti,
provo a darvi una risposta al limite e opportunità per l''innovazione. Sicuramente per capirci dovremo partire da un concetto comune e condiviso.
In questo intervento definisco l'innovazione come un comportamento deviante, rispetto ad una norma, legge o osservazione.
Per poter arrivare a definire la devianza, abbiamo bisogno di un modello. Il modello può dare delle spiegazioni sul fenomeno osservato in termini:
1) causali/pre-scientifici/impliciti (causa - effetto);
2) funzionali/scientifici/espliciti (comportamento in funzione di una situazione).
Fatta questa distinzione, possiamo proseguire:
le risposte ottenute con il primo modello, saranno coerenti con il modello che le ha generate: metteranno in relazione due fenomeni e daranno una spiegazione di uno rispetto all'altro.
le risposte ottenute con il secondo modello, saranno anch'esse coerenti con il modello che le ha generate: metteranno in relazione due fenomeni e spiegheranno uno a partire dallaltro.
Dovè allora la differenza???
Il primo modello, non si pone problemi rispetto alla
1) comparabilità fra i fenomeni (se non sono comparabili per problemi legati allordine di grandezza, allindivisibilità)
2) traducibilità dei linguaggi e delle spiegazioni. (Unaffermazione vera allinterno di un modello non è detto che continui ad esserlo anche in un altro )
3) verificabilità delle conclusioni (attraverso la ripetizione dellesperimento che le ha prodotte)
4) misurabilità delle conclusioni (con indicatori quantitativi e/o intersoggettivi)
Conclusione.
Ho voluto fare questa digressione metodologica per creare una discussione basata che offra possibilità di verifica, riuso e miglioramento continuo. Il discorso che ho fatto potrebbe essere classificato come comportamentista. Mi farebbe piacere continuare a confrontarmi con Voi tutti rispetto a piccole risposte, trucchi e soluzioni immediatamente applicabili ed utilizzabili. Le discussioni generalizzanti spesso nascondo fallacie di diversa natura (logiche, politiche, religiose, ) che viziano anche i migliori risultati parziali. Partiamo dal creare degli strumenti, dal confrontarci su risultati parziali: lutilizzo degli stessi per una finalità, buona o non-buona, sarà sempre delegata al singolo.
Marino