Ripensare traduzioni di alcuni termini

Ripensare traduzioni di alcuni termini

di Ilaria Margapoti -
Numero di risposte: 12
Nel mio lavoro di revisione mi sono sorti vari dubbi che vorrei condividere con voi al fine di trovare la traduzione più adeguata.

1. il summary delle risorse (ma anche di forum ecc, cioè la parte di testo iniziale introduttiva e breve) è tradotto da sempre come "riassunto". Ma non potremmo sostituirlo con "descrizione", che rende molto di più l'idea? Che cosa è il "riassunto" di un video?

2. nel summary.html c'è scritto che è un po' come un metadata. Che vuol dire? Posso scrivere è come "informazione sull'informazione"? Non ha senso... Pensavo di ometterlo, perché tanto non si capisce, oppure se qualcuno me lo sa spiegare troviamo insieme una formula valida. "metainformazione" chi la va a capire?

Poi, naturalmente, traducendo cose per le risorse, ci si trova con termini presenti in altre parti di Moodle. Per questo per ogni file di traduzione, ho messo vicino nel wiki "parole" e l'elenco delle parole utilizzate che si riferiscono ad altre componenti Moodle il cui nome in futuro, con le varie traduzioni, potrebbe cambiare. Così sappiamo dove andarlo a sostituire.
Vi scrivo comunque i prolemi incontrati.

1. "Files". Questo plurale è terribile. Ma se lo chiamassimo "archivio"?
2. File (come documento), appunto. Li chiamamiamo a volte file e a volte documenti, o sempre file, o sempre documenti? Quanto siamo abituati noi italiani a chiamare "file" un documento?
3. Download. C'è tutta una discussione a proposito su "scarica e scaricare". E va benissimo. Ma se è sostantivo è impossibile usare "scaricamento". Che scrivo, "forza lo scaricamento"? No... forza il download. E allora che facciamo, lo sostituiamo sempre sempre tranne quando è impossibile?
4. Frame: credo sia insostituibile vero?
5. "Calcolo delle valutazioni" suona orribile. Suggerimenti?
6. La barra in alto l'ho chiamata "menu' di navigazione Moodle". Ho preferito menù a barra, ma voi avete altri suggerimenti sul nome da darle?
7. Le emoticon diventano "faccine". ok?
8. Che cos'è l'opzione "screen reader" (riguarda l'accessibilità) e come si può tradurre?

Se man mano aggiungiamo queste soluzioni al glossario, sarà più semplice proseguire nel lavoro...
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In riposta a Ilaria Margapoti

Re: Ripensare traduzioni di alcuni termini

di Ilaria Margapoti -
Copio e incollo dal wiki:
it_utf8/help/reading.html
it_utf8/help/writing.html
Perche' sono linkate ai file risorse? Vanno bene per un forum, ma con le risorse non c'entrano molto... sono i link dell'help dell'editor, va bene... ma allora se nella pagina di index dell'help editor mettiamo "Usare l'help editor" e poi "Scrivere nel forum", si puo? Sono cose legate al forum queste, e bisognerebbe metterci anche un po' di netiquette... nn dovrebbero stare qui:P

In riposta a Ilaria Margapoti

Re: Ripensare traduzioni di alcuni termini

di Andrea Bicciolo -
Immagine Core developers Immagine Plugin developers Immagine Translators
Le mie considerazioni:
  1. summary -> riassunto non è perfetto. Sono favorevole ad una modifica
  2. metadata: non lo tradurrei, rimane "metadata". E' un qualcosa che descrive, nel caso specifico la risorsa.

  1. Le parole straniere in lingua italiana non dovrebbero avere il suffisso plurale della lingua straniera. Un mouse, due mouse, un file dieci file.
  2. Personalmente userei sempre "File" al posto di "Documenti"
  3. Download e Upload sono termini di uso comune, li lascerei sempre in lingua inglese. "Forza un qualcosa" richiama bene lo scassinare più che una impostazione. ammiccante
  4. Frame, frameset: credo insostituibili
  5. mi dai il contesto ?
  6. "menu di navigazione" penso sia sufficiente, il contesto è Moodle
  7. Per me è ok.
  8. Screen reader: non tradurrei, sono software per l'accessibilità.

In riposta a Andrea Bicciolo

Re: Ripensare traduzioni di alcuni termini

di Ilaria Margapoti -
Va bene, cerco di confermare e chiarire alcuni punti.

1. Propongo "descrizione" per tradurre "summary" in quel contesto
2. Metadata compare nell'help del campo "summary" perché dice "dovete considerare questo summary come un metadata". Secondo me è una frase che si può benissimo omettere, visto che viene dopo "il summary è una descrizione della risorsa bla bla bla funziona con bla bla non funziona con bla bla". Per me un italiano che la legge, non la capisce.

1. Mi riferisco a "Files" cioè all'archivio del corso da cui si accede nel blocco amministrazione, oppure per aggiungere immagini, risorse ecc. Proprio per il fatto del plurale, dico, files suona orribile.Ma file al singolare non ha senso. Lo sostituiamo con archivio? Però è una decisione "grossa" che dobbiamo prendere insieme.
2. idem
3. Allora troviamo un'altro modo per dire il "forza" (il download, il tema, la lingua...). A me sembrava che cmq rendesse bene l'idea. Mettiamo "obbligato". Downlad obbligato, lingua obbligata... Oppure "obbliga il tema". Suggerimenti?
4. ok d'accordo
5. nella descrizione dell'ID della risorsa, c'è scritto che si può mettere l'ID al fine di usarlo nel calcolo delle valutazioni. Che sono i totali degli outcomes in pratica, mi pare. Possiamo dire "[....usarlo] nelle operazioni di valutazione"?
6, 7, 8. ok
In riposta a Ilaria Margapoti

Re: Ripensare traduzioni di alcuni termini

di Claudio Maggi -
Dopo notti insonni, spremute di meningi, consultazioni di tutti i dizionari di sinonimi esistenti e di tutte le traduzioni nelle altre lingue del mondo, la mia Proposta per Riassunto è "Descrizione breve".
Quanto a "Forza download" lascerei il verbo Forza che esprime bene l'idea dell'obbligo (non per niente anche l'espressione "Forza Italia" esprime bene quello che sta succedendo in questi giorni).
"Files" lo lascerei così (eccezionalmente anche al plurale).
In riposta a Claudio Maggi

Re: Ripensare traduzioni di alcuni termini

di Andrea Bicciolo -
Immagine Core developers Immagine Plugin developers Immagine Translators
Grande Claudio! "Descrizione breve" per me non è male. "Introduzione" ?
Sul "Forza download" mi spremerei ancora, al di là dei paralleli ammiccante.
"Files" non ho obiezioni, ma in lingua italiana la regola dice di non usare la "s": nel contesto che dice Ilaria a mio avviso la dicitura potrebbe essere "File del corso".
In riposta a Andrea Bicciolo

Re: Ripensare traduzioni di alcuni termini

di Ilaria Margapoti -
"Introduzione" è la prima cosa che ho pensato, ma in realtà funziona bene sulla risorsa, ma male nell'elenco delle risorse, in cui quella che appare non può essere un'introduzione, ma appunto una descrizione.
Voto descrizione breve, la trovo adatta.
Per la questione dell'archivio, preferisco la soluzione di Andrea, file del corso.
Sul "forza" abbiamo come alternative:
obbliga
costringi
imponi
Non me ne vengono altre. Imponi lo escluderei proprio;P

Adesso mi sorge l'altro dubbio: visto che è forza il tema, forza la lingua, io avrei detto anche "forza il download" con l'articolo... invece Andrea no:D Posto che usiamo i termini download e upload, come li mettiamo, con o senza articolo?
"Fate download dei file" o "Fate il download dei file"?
A me suona meglio con l'articolo:D

Scusate la pedanteria, ma prima di proseguire vorrei avere le idee chiare su queste parole che ricorrono frequentemente.
In riposta a Ilaria Margapoti

Re: Ripensare traduzioni di alcuni termini

di Ilaria Margapoti -
hihihii vi comunico per curiosità che il mio firefox ubuntiano si è appena impallato e nel messaggio di errore mi è apparsa fra le opzioni: "forza uscita" ;)
In riposta a Ilaria Margapoti

Re: Ripensare traduzioni di alcuni termini

di Sara Valla -
Scusate se non sono molto presente alle ultime disquisizioni, ma in questi giorni sto cercando di risolvere alcune problematiche relative all'autenticazione con Moodle - vedi mio post http://moodle.org/mod/forum/discuss.php?d=101862 - e non riesco ad arrivare ad una soluzione adeguata, quindi sinceramente non mi sono concentrata molto sulle differenze tra forza, obbliga, costringi...

Detto questo, io penso che sia accettabile sia introduzione che descrizione breve.
"Forza il download" per me è corretto, mentre non utilizzerei nè obbliga, nè costringi nè imponi.

Per quanto riguarda l'articolo non ne farei una questione standard, a me sembra che possa apparire diverso a seconda del contesto..

Piuttosto, io vedo male l'uso del plurale "fate" e credo di aver modificato ovunque nelle traduzioni che ho verificato.
Secondo la mia opinione chi opera su moodle è una persona singola, che si trova a lavorare da sola in quel momento e per me l'approccio migliore, anche nelle istruzioni, è quello personale... fai, inserisci, scrivi, guarda ecc ecc ecc.
Cosa ne dite?

Voi siete troppo bravi e siete dei perfezionisti, io alcuni problemi sinceramente non li vedo come tali... ho fatto il liceo linguistico e a differenza di quanto so che si insegna alla scuola traduttori, a noi hanno insegnato che è fondamentale esprimere un concetto in modo comprensibile, cercando sinonimi e creando "giri di parole" sul momento quando non ci viene in mente il termine esatto, perché la comunicazione - e non la precisione - in quel momento è il punto fondamentale, quindi probabilmente il mio approccio non è quello giusto al tipo di traduzione che intendete voi...sorry

Sara
In riposta a Sara Valla

Re: Ripensare traduzioni di alcuni termini

di Ilaria Margapoti -
Ciao Sara, grazie per il tuo intervento, l'apporto di piu' punti di vista su queste questioni e' preziosissimo!

Hai sollevato una questione molto importante: come tradurre l'inglese "you". Al momento nella traduzione Moodle si trovano 3 maniere differenti, a seconda della voce (o che cambiano anche all'interno della stessa):
1. tu (fai)
2. voi (fate)
3. impersonale (si fa)
Escluderei del tutto la terza forma e cambierei i punti in cui si trova, perche' rende le frasi piu' pesanti ed e' piu' lunga da esprimere. Rimane il dubbio fra il tu e il voi. Poiche' molte stringhe moodle sono scritte al "tu" (inserisci, cancella, modifica), e poiche' solitamente le forme verbali sono piu' corte in singolare (fai, nn fate, metti, non mettete, ecc) anche io proponderei per il "tu".

Sara, noi non siamo bravi, ne' piu' ne' meno di quanto lo sia tu, siamo solo, tutti, persone che si stanno volontariamente impegnando in un progetto, e tutti nei ritagli di tempo (e scommetto che per tutti sono pochissimi, fra un problema di Moodle da risolvere, un cliente a cui rispondere e uno studente che si lamenta di non saper fare una cosa).
Anche io ho fatto il linguistico, e infatti cio' che ho espresso nell'altro topic era proprio di fare una traduzione di Moodle non letterale, perche' come tu stessa dici:
"è fondamentale esprimere un concetto in modo comprensibile, cercando sinonimi e creando "giri di parole" sul momento quando non ci viene in mente il termine esatto, perché la comunicazione - e non la precisione - in quel momento è il punto fondamentale".

Quindi il tuo approccio e' giustissimo, l'unica differenza e' che in questo caso non si puo' fare tutto "sul momento" e a scapito della precisione. E ti spiego perche':
1. perche' qui stiamo traducendo un manuale tecnico i cui riferimenti DEVONO essere precisi, pena la non comprensione (e quindi l'inutilita') dello stesso. Non si puo' chiamare l'archivio dei file una volta server, una volta files, una volta file del corso e una volta archivio del corso. Ci vuole uniformita' affinche' l'utente capisca a cosa ci riferiamo.
2. stiamo lavorando a piu' mani su una risorsa unica. Se ognuno decide come suona meglio la frase "sul momento" ci troviamo appunto con qualcuno che traduce "fai", uno che traduce "fate" e uno che traduce "si fa". Ma se vogliamo arrivare a un'uniformita' nel lavoro finale e' meglio che ci si metta d'accordo tutti, no? E' vero che si potrebbe correggere in un secondo momento, ma e' anche vero che se il lavoro di uniformazione e' fatto a monte, si risparmia tempo a tutti.

Le diciture dei pulsanti, in particolare, sono molto importanti: devono esprime in una parola un concetto e spesso nel passaggio tra lingue questo significato va perso. A volte per questi pulsanti non ci sono help, per questo cerchiamo di essere precisi.

Spero di aver definito meglio la situazione: perche' da una parte parliamo di traduzione non letterale e dall'altra ci scervelliamo sulla traduzione delle singole parole.
In riposta a Ilaria Margapoti

Re: Ripensare traduzioni di alcuni termini

di Ilaria Margapoti -
In risposta alle perplessita' di Sara sulle eccessive precisazioni e parlando con Claudio della situazione, il suo suggerimento e' quello di creare un glossario "Parole da definire" che accetta tutti i commenti e proseguire nella traduzione elaborando nel frattempo questo glossario.
Mi sembra una buona soluzione no?