Per la serie..."Innovare è difficile"
Perchè l'e-learning è considerato un extra?
Nelle scuole viene usato solo per passione lavorando "per la gloria"...
che ne pensate?
Ho appena concluso un corso per docenti sull'uso delle piattaforme di e-learning come supporto all'attività didattica tradizionale nella scuola secondaria superiore. Notevole l'interesse dimostrato, ma la domanda ricorrente in tutte le mie esperienze di questo tipo è stata ....
..."ma per quale motivo devo sobbarcarmi tutto questo carico di lavoro, non riconosciuto e soprattutto non retribuito?"...
Che rispondere? ..... "per la gloria"?
Ritengo innanzitutto che se si vuol far decollare il sistema c'è la necessità di disporre di materiali e/o interi corsi. Questa mia idea - che ha portato già due anni fa allo sviluppo di un progetto per il recupero estivo dei debiti formativi (ovviamente utilizzando la piattaforma Moodle) - è stata recepita anche dal MIUR, che - in questo periodo - propone alle scuole il progetto "SOS Studenti", iniziativa finalizzata anch'essa al recupero dei debiti formativi degli studenti dei primi due anni della scuola secondaria superiore.
Poi è necessario regolamentare le attività prevedendo soprattutto una loro retribuzione .
Anch'io ho notato grandissimo interesse...ma solo quello...putroppo l'e-learning non viene percepito come nuovo modo di fare formazione, ma come supporto (non è il mio obiettivo fare fuori il prof )
La domanda ricorrente è veramente sempre la stessa!
Effettivamente l'esigenze è questa: avere dei corsi già belli e pronti.
Il problema è che le scuole di oggi hanno un limitatissimo budget...e poi si chiedono perchè il nostro sistema non è uno dei migliori!
Gent.le Alberto Bulzatti,
sono un Ricercatore della Facoltà di Medicina dell'Università di Bari. Ho letto la Sua lettera e comprendo le perplessità e le domande che Lei ha ricevuto e che ci ha comunicato. Io credo che ogni Docente in qualsiasi realtà stia (scuola elementare, media , superiori, università) abbia come compito istituzionale quello di fare in modo che la Didattica sia offerta agli Studenti nel miglior modo possibile. L'E-learning offre oggi un metodo innovativo, credo molto utile sopratutto per gli Studenti universitari, utile per Studenti fuori sede, per gli Studenti diversamente abili e per gli Studenti lavoratori. Noi qui nella Facoltà di Medicina da quasi 2 anni abbiamo iniziato questo nuovo tipo di Didattica (E-leaning blended) con risultati di gradimento da parte degli Studenti espressi in termini molto lusinghieri. Questo lavoro da parte di alcuni di noi è finora realizzato gratuitamente avendo come ritorno però la cosa più importante credo per un Docente: un "interesse" maggiore da parte dello Studente per la Disciplina. Mi rendo conto che in questo campo si è in pochi e che per ora non ci sono ritorni di tipo economico, ma Lei sa meglio di me che tutte le vie nuove all'inizio non vengono comprese se non addirittura osteggiate. Sono certo che le difficoltà che Lei ed io stiamo incontrando non ci impediranno di andare avanti. Cordiali saluti
Vito Lavolpe
Sono un "addetto ai lavori" di questo campo e ho non poca difficoltà a sensibilizzare i docenti all'e-learning, soprattuto nella zona in cui opero...Bari
I docenti capiscono che attraverso l'uso di una piattaforma tipo Moodle è possibile risparmiare tempo migliorando la gestione dei materiali didattici (in realtà non si può ridurre tutto a una semplice piattaforma di Content Management...cmq è un buon inizio), ma sembra che non vogliano fare il primo passo che effettivamente implica uno sforzo maggiore e più "amore".
C'è anche un altro problema. Cambiare il metodo d'insegnamento adottato da decenni nell'arco di qualche mese...
Poi è anche difficile convincere docenti che si considerano sottopagati oppure docenti che dovevano andare in pensione e sono "costretti" a lavorare per qualche altro anno (grazie alla riforma...)
Alla fine, secondo me, servirebbero dei finanziamenti per dare la "forza" per fare il primo passo.
Finora ho letto riguardo l'uso della piattaforma nella secondaria di secondo grado o all'università. Ho appena caricato Moodle sul sito del mio istituto e personalmente ne sono entusiasta ma... insegno lettere in una scuola media. La mia classe sta prendendo confidenza con chat, forum, upload e altre attività on line, ma temo di non riuscire a sfruttare abbastanza questa nuova risorsa. I miei ragazzi sono in terza, sono abituatuati ad utilizzare il PC fin dalla prima e si muovono tutti con estrema disinvoltura all'interno dei vari programmi, della LAN della scuola e della rete. Per il momento stiamo lavorando sul recupero e potenziamento (a gruppi) degli argomenti che il programma d'esame di terza propone. Onestamente si alternano momenti di grande ottimismo ad altri in cui temo di "buttar via" il mio tempo in un progetto che forse vedrà coinvolte solo 23 persone su circa 700. Continuo a pensare che la cosa migliore sia non insistere con i colleghi che non hanno familiarità con il computer perché ognuno deve rispettare i suoi tempi: prima o poi matureranno... ma per allora saremo ancora qui o guarderemo già molto più avanti?
Cari saluti
Gent.le Maria Talamona,
sono un Docente della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Bari che già da tre anni ha attivato un Servizio di Didattica a distanza integrata, per la Facoltà di Medicina. Non creda che all'Università non abbiamo incontrato le Sue stesse difficoltà. In teoria all'Università si dovrebbe trovare un terreno fertile per le nuove tecnologie e per le sperimentazioni. Ma non sempre è così. Anche noi abbiamo qui tante difficoltà e capisco i Suoi momenti di "scoramento". Vada avanti comunque!!! Io e i Colleghi che qui da noi hanno intrapreso questo innovativo sistema di miglioramento della Didattica universitaria hanno come grande ricompensa la riconoscenza sincera degli Studenti. Se potessi, Le farei vedere gli innumerevoli messaggi di ringraziamento e di stima che riceviamo da loro. Tutti i Colleghi di ogni ordine e grado del nostro sistema scolastico che hanno intrapreso questo cammino hanno aperto una strada nuova che non si potrà più chiudere ma, mi creda, prima o poi diventerà un'autostrada. A presto e buon lavoro.
Cara Maria,
io uso moodle come strumento per la didattica in classe (scuole superiori) e sono al secondo corso rivolto ai docenti della mia scuola e sono molto soddisfatta su entrambi i fronti. E' vero che la fatica è molta e forti sono anche le resistenze, ma resto convinta che ne valga la pena. Anche per 23 persone su 700. Io ho cominciato con 18 l'anno scorso, ora sono 47, se qualcuno dei colleghi metterà in atto i percorsi che sta preparando la crescita sarà ancora più significativa.
Il metodo funziona, i risultati ci sono, vero che il lavorare in questo modo costa fatica e non ci si arricchisce ... ma a scuola sarebbe comunque difficile arricchirsi e il lavorare meglio e con più soddisfazione offre gratificazioni che aiutano comunque a vivere meglio.
Buon lavoro!!!
Patrizia Vayola
Ciao Paola, forse non ho capito bene il messaggio sulla comunita' europea, ci puoi indicare l'indirizzo del comunicato? In ogni modo, vorrei chiarire un dubbio che mi angoscia: non c'era implicito che Learning objects e SCORM sono piú o meno lo stesso, vero?
Paula
Gentilissimi Vito, Patrizia e Paola,
vi ringrazio moltissimo per l'incoraggiamento: a questo punto non mi rimane che andare avanti, dritta per questa strada. Effettivamente i risultati arrivano; gli alunni seguono con forte interesse e partecipazione, le famiglie sono favorevoli a questa metodologia (che utilizza le nuove tecnologie, ma non trascura contenuti classici) e il Dirigente Scolastico, consapevole dei possibili sviluppi, attua una politica di continua implementazione della dotazione informatica di tutto l'Istituto. Moodle può quindi trasformarsi in un altro prezioso tassello di quest'opera che si comincia a delineare. Solo due nei:
1. levatacce notturne per poter lavorare in tranquillità e programmare.
2. mancanza di figure che si occupino della manutenzione e riparazione dei PC nelle scuole elementari e medie. Il costo di tecnici esterni è proibitivo e quindi, per poter lavorare con mezzi efficienti, bisogna anche trasformarsi in esperti hardware: un'ora si lavora con il cacciavite e poi la sucessiva si entra in classe a spiegare Leopardi.
Il clima che si crea con gli studenti e la qualità dei risultati ripagano però più di qualsiasi sacrificio.
Cari saluti